Biografia

Luciano-Cecchinel---Foto-di-Paolo-Steffan-(2012)

Luciano Cecchinel è nato a Revine Lago (TV) nel 1947. Si è laureato in Lettere moderne presso l’Università di Padova e ha insegnato materie letterarie nella scuola media. Dopo un’esperienza in campo amministrativo locale, ha partecipato all’attività di gruppi operanti nell’organizzazione del territorio impegnandosi, in particolare, nella costituzione di cooperative nel settore agricolo. Interessatosi alla cultura popolare e, in particolare, a quella contadina, ha scritto per varie riviste articoli e studi sulle culture subalterne. È stato redattore della rivista politico-culturale «Confronto». La sua attività poetica è rimasta volutamente sconosciuta fino alla pubblicazione della raccolta di poesie in dialetto veneto Al tràgol jért (1988), cui è seguito Senc (1990). I suoi testi hanno ottenuto, fin dal loro primo apparire, importanti riconoscimenti e sono stati ospitati sulle riviste «Diverse lingue», «Pagine», «In forma di parole», «Annuario di Poesia», «clanDestino», «Atelier», «Yale Italian Poetry», «Poesia», «Cartaditalia», «Atlanta Review».

Una riedizione riveduta e ampliata di Al tràgol jért è uscita nel 1999 presso l’editore Scheiwiller con postfazione di Andrea Zanzotto. Prevalentemente in lingua le raccolte Lungo la traccia (Torino, Einaudi, 2005) e Perché ancora / Pourquoi encore (Istituto per la Storia della Resistenza di Vittorio Veneto, 2005) con traduzione di Martin Rueff e note dello stesso Rueff e di Claude Mouchard. Totalmente in lingua la più recente raccolta Le voci di Bardiaga (Rovigo, Il Ponte del Sale, 2008). Tre anni dopo esce una nuova raccolta in dialetto alto-trevigiano, Sanjut de stran (Venezia, Marsilio, 2011) con un’ampia prefazione di Cesare Segre, cui seguono, prevalentemente in lingua, In silenzioso affiorare (Cornuda, Tipoteca Italiana, 2015) con prefazione di Silvio Ramat e con 6 acquerelli di Danila Casagrande e, totalmente in lingua (tranne un testo giovanile in francese), Da un tempo di profumi e gelo (Faloppio, LietoColle, 2016) con postfazione di Rolando Damiani.

È stato inserito in numerose antologie, fra cui quella di poesia neodialettale Via Terra a cura di A. Serrao (Udine, Campanotto, 1992), in Il pensiero dominante. Poesia italiana 1970-2000 a cura di F. Loi e D. Rondoni (Milano, Garzanti, 2001), in Dialect Poetry of Northern and Central Italy, testo trilingue curato da L. Bonaffi ni e A. Serrao (New York, Legas, 2001), in 30 ans de poésie italienne («Po&sie», 109, Paris, Belin, 2004) a cura di M. Rueff e Ph. Di Meo, in Parola plurale a cura di G. Alfano, A. Baldacci, C. Bello Minciacci, A. Cortellessa, M. Manganelli, R. Scarpa, F. Zinelli e P. Zublena (Roma, Sossella, 2005) e in Cinquanta poesie per Biagio Marin, a cura di A. De Simone (Pisa-Roma, Fabrizio Serra Editori, 2009).

Gli atti del convegno a lui dedicato, organizzato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia e dal Centro Candiani di Mestre, sono usciti nel 2011 a cura di Alessandro Scarsella per Marsilio Editore, con il titolo La parola scoscesa. Poesia e paesaggi di Luciano Cecchinel. Nel 2016 Arcipelago itaca Editore ha pubblicato la prima monografia sulla sua poesia: Paolo Steffan, Luciano Cecchinel – Poesia. Ecologia. Resistenza, con cinque poesie inedite di Luciano Cecchinel e prefazione di Alessandro Scarsella.

Della sua poesia hanno scritto fra gli altri – oltre ai citati Zanzotto, Rueff, Mouchard, Segre, Scarsella, Ramat, Damiani e Steffan – anche Franco Brevini, Francesco Piga, Franco Loi, Marco Munaro, Franco Trifuoggi, Maurizio Casagrande, Gian Mario Villalta, Davide Rondoni, Giovanni Turra, Fabio Zinelli, Isabella Panfido, Maurizio Cucchi, Niva Lorenzini, Elvira Fantin, Pietro Gibellini, Idolina Landolfi , Francesca Latini, Pasquale Di Palmo, Folco Portinari, Silvana Tamiozzo-Goldmann, Matteo Vercesi, Nelvia Di Monte, Matteo Giancotti, Clelia Martignoni, Giovanna Ioli, Anna De Simone, Tiziano Zanato, Francesco Carbognin, Edda Serra, Francesca Seaman, Filippo Secchieri, Roberto Nassi e Silvia De March.